Marketing et politique è una strategia adottata dalle aziende con lo scopo di assicurarsi le simpatie dei clienti. Vediamo nello specifico i punti principali di questa tecnica pubblicitaria.
Il settore della politica, oltre a rappresentare una parte imprescindibile della vita pubblica, cattura nel quotidiano l’interesse di milioni di cittadini. Soprattutto nel nostro paese vi è una forte partecipazione, dovuta anche ad un certo trasporto emotivo. Pertanto l’appartenenza ad una fazione politica è equiparabile a quella del tifo verso una squadra di calcio. Questo si vede ogni giorno sui trend di discussione all’interno dei principali médias sociaux, che coinvolge milioni di utenti.
Appurato questo concetto si può notare come l’economia possa essere influenzata da questo parametro. Numerosi brand, con lo scopo di accaparrarsi la simpatia del consumatore, cercano di fare marketing con la politica. Incentrano quindi una parte della propria azione pubblicitaria ammiccando ad un certo tipo di clientela, vicina nelle idee ad un determinato partito politico, coalizione ecc.
Fare marketing con la politica? Si può
E’ possibile fare marketing con la politica? La risposta è pienamente affermativa, ma con la dovuta cautela. Tra gli aspetti che spingono un brand ad attuare questa strategia vi è la possibilità di comunicare in modo diretto ed efficace con gli utenti, soprattutto tramite l’interazione sulle pagine social. Appoggiando una fazione politica inoltre consente di mostrarsi in maniera trasparente agli occhi della gente.
Tuttavia è necessario ricordare l’altra faccia della medaglia. Schierarsi con un partito rispetto ad un altro può bloccare la strada verso un numero di potenziali clienti non indifferente, con il forte rischio di diviere in due fazioni il pubblico. Si tratta di ferventi sostenitori di una fazione, i quali rinunciano ad acquistare beni o prodotti da un’azienda che sostiene un gruppo politico differente.
Sapersi esporre aiuta a diffondere il proprio marchio
Questa strategia, che può essere considerata una vera e propria promozione pubblicitaria, è un modo per diffondere il proprio marchio. Non a caso il consumatore vede su un piano positivo un brand che prende una posizione netta sui principali temi del momento, soprattutto quelli di carattere politico.
Però è più facile a dirsi che a farsi. Un’azienda deve sapersi esporre. Scegliere con cura l’argomento sul quale mostrare interesse e divulgare la propria linea di pensiero è strettamente funziona le ai fini del risultato. L’ideale di fondo è quella di interagire all’interno di una questione che presenti una certa affinità con la propria attività imprenditoriale.
Tuttavia, se vi è la necessità di dare un forte impulso alla produttività, esporsi anche senza elementi in comune con una direzione politica potrebbe essere un aspetto da tener conto. Ma le insidie sono comunque dietro l’angolo.
I social network come strumento d’interazione
Il mondo dei social è considerato in alcuni frangenti alla stregua di una giungla, un luogo virtuale nel quale ognuno può esprimere il proprio pensiero. Non è impossibile quindi che gli utenti, con i loro commenti, possano affossare un determinato brand rispetto ad un altro.
Nonostante ciò non si può tener conto della potenza comunicativa dei social network, utilizzati dai vari brand per appoggiare un partito politico con tweet e post visibili sulle migliori piattaforme.
Appoggiare l’idea, non il politico
Un aspetto che potrebbe avere un risvolto negativo nel fare marketing con la politica è coinvolgere direttamente il politico stesso. Pubblicare un contenuto nel quale si usano parole di forte apprezzamento verso un esponente di un partito potrebbe scatenare impressioni contrastanti, con l’ipotesi di essere di fronte un conflitto d’interessi. Questo può essere fatto in rari casi, ad esempio in caso di risposta ad una dichiarazione.